ARMERIA ZANICOTTI DI SANTINI MICHELE

Via Solferino, pieno centro storico, a pochi passi dalla piazza del Comune con palazzo comunale, Battistero, Cattedrale, Loggia dei Militi e Torrazzo. Questa strada fin dalle origini della città, 218 a.c., rientrava nel perimetro delle mura romane diventando sempre più importante e curata nei periodi successivi come dimostra il tratto di cardo minore visibile lungo la via.

In questo asse viario nel 1836 nasceva una fabbrica d’armi e riparazioni, un’armeria, ancora oggi attiva, senza la parte di fabbricazione, sicuramente tra le più antiche in Italia. Attualmente la bottega è curata e gestita da Santini Michele, nipote di Renato che nel 1910 entra nell’attività come dipendente e poi socio nel 1940, figlio di Luciano che nel 1960 rileva l’intera attività nella quale lavorerà anche la moglie Laura.

L’armeria e la sua gestione diventano quindi una questione di famiglia. Entrare nell’Armeria Zanicotti di Santini Michele è come fare un salto nel tempo fino al 1836 perché l’arredamento che accoglie il cliente o il curioso all’interno della bottega è ancora quello della prima attività. Qui si trovano fucili, armi ad aria compressa per la libera vendita, attrezzature, coltelli per l’uso e per la collezione.

Il saper fare artigiano nel corso degli anni ha abbandonato la pratica produttiva per dedicarsi alla preparazione dei prodotti venduti e all’assistenza post vendita. La bottega dell’Armeria Zanicotti è composta non solo dallo spazio espositivo e di vendita, ma anche di una piccola officina dove Michele si occupa della preparazione all’uso dei prodotti venduti o della loro calibratura o della loro pulitura. Nel caso di interventi più complessi non si disperde la capacità artigianale affidando l’arma alle cure di botteghe specializzate con le quali l’Armeria Zanicotti fa rete.

La bottega di Michele Santini è un luogo nel quale non si vendono solo prodotti legati alla caccia o alle discipline sportive che prevedono uso di armi, ma è anche luogo di incontro per appassionati del settore, spesso clienti da generazioni, che a loro volta condividono racconti e aneddoti inerenti alla loro passione. Una bottega come l’Armeria Zanicotti nel corso degli anni ha dovuto sottostare ad una serie di rigidi adeguamenti normativi come quelli che prevedono l’accesso al locale solo dopo aver suonato un campanello per farsi aprire la porta, ma come dice Michele “per legge devo tenere la porta chiusa ma se fosse per me sarebbe sempre aperta”. Suonate!