Negroni Tappezzieri di Nicola Negroni

In corso Pietro Vacchelli, intitolato al senatore e ministro del Regno d’Italia, si trova l’interessante chiesa dedicata a San Gregorio e alla Trinità. Poco lontano si possono vedere le armoniose absidi dell’ex-chiesa di San Lorenzo ora Museo Archeologico di Cremona. Al termine del corso, quasi di fronte al lato sud di San Gregorio si trova la bottega artigiana Negroni Tappezzieri di Nicola Negroni, dal 2006 riconosciuto “negozio storico” dalla regione Lombardia.

La storia di questa attività riconduce al nonno di Nicola, Bruno, l’inizio della vita della bottega. Bruno nel 1945, alla fine del secondo conflitto mondiale e dopo aver acquisito notevole esperienza e capacità presso attività di tappezzieri a Milano, decide di mettersi in proprio lavorando in casa facendosi aiutare dal figlio Duilio. Quando il lavoro inizia ad aumentare ed inizia a collaborare anche la figlia Iris e tempo dopo a loro si unirà anche Claudia, i Negroni affittano un piccolo negozio in corso Vacchelli: era l’anno 1955. L’anno successivo, a causa della sempre maggior richiesta di lavoro, la bottega si sposta di pochi metri in locali più grandi e Bruno iscrive la ditta Negroni all’Associazione Artigiani della Provincia di Cremona aderente alla Confartigianato ed inaugurata da pochi mesi.

La scelta di rimanere in corso Vacchelli non è casuale: la continuazione della strada assume il nome di corso XX Settembre conosciuta come “la strada dei mobilieri” perché nei giorni di mercato, mercoledì e sabato, gli artigiani del mobile esponevano le loro campionature. La definitiva sede della bottega, quindi l’attuale, è del 1960; il cambiamento è dovuto ancora all’aumento di lavoro ma la zona non cambia. La bottega artigiana Negroni da quel momento non sarà più solo luogo di produzione ma anche di insegnamento.

Tappezzerie per poltrone o divani, tappezzerie murali in broccati e sete, imbottiti di ogni genere, tendaggi in seta… tanta è la produzione artigianale della famiglia Negroni e l’arrivo sul mercato di nuovi materiali ha segnato l’opportunità di definire sempre meglio il lavoro; tra le offerte di prodotto si fa una distinzione tra produzione in stile e produzione moderna. Questa scelta ancora oggi contraddistingue l’attività della ditta Negroni, alla quale si sono aggiunti anche interventi di restauro conservativo su mobili e tessuti. Dal 1996 l’attività passa a Nicola, figlio di Duilio, che porta avanti quello che non è solo un lavoro, ma affianca alla continuità l’innovazione e costruisce una grande Storia con la “S” maiuscola!