Studio Manara e Perni

Via Robolotti, intitolata a Francesco medico e storiografo cremonese, è attualmente una delle strade cittadine con la maggior vocazione artigiana. Nelle vicinanze si può raggiungere facilmente il Museo Civico Ala Ponzone, in via Ugolani Dati, nella cui pinacoteca sono conservati capolavori come il San Francesco in meditazione del Caravaggio o splendidi esempi della grande cultura e arte cremonese, dal medioevo all’età contemporanea.

Tra le varie attività artigianali di via Robolotti si trova lo Studio Manara e Perni che si occupa di restauro. Dal 1992, anno della creazione della società, Luciana Manara ed Enrico Perni si occupano, su incarico di privati, parrocchie, musei, enti e Soprintendenza, di recuperare, mantenere e dare un futuro a molte opere d’arte presenti nel territorio cremonese; specialmente dipinti e statue in legno policrome.

Questo ha permesso ai due restauratori di poter lavorare su quelli che loro definiscono “sogni e speranze” sulle quali poter intervenire come il recupero di alcuni dipinti dei fratelli Campi, grandi esponenti cremonesi del rinascimento lombardo, e lo scultore del legno Giacomo Bertesi. Artigiani del recupero e della conservazione che permettono al lavoro di artigiani/artisti del passato di avere un futuro, questo è lo spirito che si respira presso lo studio Manara e Perni.

Passando davanti alla vetrina della bottega è sempre possibile vedere uno dei restauratori all’opera perché l’attività del restauratore non può e non deve essere un segreto ma, nel rispetto dell’opera e della sua conservazione, deve essere occasione di incontro e confronto con chi voglia capirne di più o sia incuriosito. Parlare con i restauratori di Manara e Perni significa incontrare artigiani del “saper fare” mossi sempre da una grande curiosità che cercano le risposte nelle opere su cui si deve lavorare. In questo caso la bottega artigiana deve aprirsi al mondo esterno, ecco perché a fianco del laboratorio si trova lo spazio accogliente di “Via Robolotti 6” dove poter fermarsi a chiacchierare di arte e attività culturali, partecipando ad iniziative artistiche.

L’attività svolta da Luciana ed Enrico può essere un luogo anche dal quale partire, su indicazione dei restauratori stessi, per scoprire angoli meno noti della città che racchiudono e conservano pregevoli opere che sono state oggetto d’intervento proprio in questa bottega. L’attività artigianale così diventa luogo del “saper fare” e fonte di conoscenza.